Terapeuti

I Terapeuti erano i membri di un movimento religioso giudaico, caratterizzato da alcuni tratti sincretistici, fiorente nel I secolo d.C. dall'Egitto fino alla Grecia.

Filone di Alessandria, un ebreo di cultura ellenistica, descrive la vita di una comunità di Terapeuti (uomini e donne) con cui era venuto in contatto, sulle rive del lago Mareotis intorno ad Alessandria. Il loro modo di vivere era sobrio e severo, interamente votato allo studio delle Scritture: ciò li rendeva simili ad un'altra comunità monastica ebraica coeva, quella degli esseni. A differenza degli Esseni, però, la spiritualità dei Terapeuti non era particolarmente influenzata dalla dimensione apocalittica; inoltre, non sono documentate regole scritte particolari né la presenza di alcun "maestro di giustizia", come presso gli Esseni.

Lo storico Eusebio di Cesarea (Storia ecclesiastica, cap. 263-339) racconta le origini del cristianesimo ad Alessandria rifacendosi proprio ai Terapeuti. Eusebio intende dimostrare che i Terapeuti erano monaci cristiani, nonostante ancora osservassero completamente le tradizioni giudaiche.


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